Città

Non si conosce a fondo una città se non si conoscono i suoi sapori, i piatti quotidiani e quelli che accompagnano i momenti di festa e convivialità.
Nel centro storico di Lucca, tra chiese importanti e tessuti preziosi, acanto ai musei e alle piazze nobili si insinuano vicoli e cortili dai nomi che ricordano il passato di mercati di carni, di pesci e di uova, si incontrano mercati ricavati in conventi e chiese dismessi, botteghe di street food locale, la mitica cecian e i necci con la ricotta, ed enoteche ricavate in cantine polverose ma generose di vini e oli locali delle migliori annate.

In questi spazi si racconta di mercanti e di mercati dove arrivavano spezie e aromi di paesi lontani che diventavano gli aromi di pietanze e dolci tradizionali.
Di conventi dove frati e suore si dedicavano alla cura di orti e frutteti, piccoli e preziosi fazzoletti di campagna ben nascosti all’interno della città e dove, sorpresa, alcuni volontari hanno ripreso il lavoro.
Di pellegrini della Francigena e degli Hospitali in cui potevano ricevere cure, ricovero e buon pane appena sfornato.
Di scienziati e botanici ottocenteschi che hanno raccolto nel “Giardino” piante locali ed esotiche e dove ancora si raccolgono semi di piante commestibili e agricole della tradizione toscana, e di aristocratici che, in una città del vino, si sono appassionati… alla birra.
Un intreccio di storie, vicoli, architetture secoli e sapori per un itinerario inedito e goloso.

 

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